Una Polacca normanna

Una Polacca normanna

Si chiama Polacca, ma con Varsavia e dintorni ha in comune solo lo spunto d'origine. Siamo infatti di fronte a un dolce che nasce in provincia di Caserta, tra le strade normanne della città di Aversa. Una morbida pasta a metà fra la brioche e quella del cornetto avvolge un ricchissimo ripieno di crema pasticciera e amarene sciroppate.

La Polacca si chiama così perché la ricetta originaria pare provenire da una suora polacca, giunta ai primi del ‘900 in un convento proprio ad Aversa. Nel 1926 avvenne il felice incontro col pasticciere Nicola Mungiguerra, che tra un ritocco e l'altro arrivò a ideare il dolce per come oggi lo conosciamo. Tutt'ora la famiglia Mungiguerra porta avanti questa gustosa tradizione, sfornando polacche dal cuore di crema, il cui segreto è la pasta sottile, né troppo morbida né troppo croccante.

Fare i conti con una pasticceria ricca come quella della vicina Napoli non è facile. Difatti non si può purtroppo dire che la Polacca sia famosa quanto il babà, la sfogliatella o la pastiera, giusto per portare qualche esempio. C’è da aggiungere che per molto tempo la famiglia Mungiguerra ha tenuto praticamente segreta la ricetta e tutt’oggi è assai difficile riprodurre la forma e il gusto originali di questo dolce. Talvolta se ne sfornano alcune con il bordo troppo alto, altre volte con una consistenza troppo  simile alla brioche.

Provare questo gioiello della pasticceria campana vale il viaggio ad Aversa, una città dalle nobili origini, molto sottovalutata dal punto di vista culturale e turistico. Detta, non a caso, la “città delle cento chiese”, questo antico ducato nasconde segreti insospettabili e, in questo caso, deliziosi. Da provare a colazione, accompagnata da un buon caffè, o come dopo pasto, abbinata a un limoncello sorrentino.

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