Il Mosaico di Nora

Il Mosaico di Nora

La storia della Sardegna è molto più antica di quella dell’essere umano. Le scogliere rocciose e le imponenti falesie che sorgono nel cuore del Mediterraneo sono la testimonianza di un’era geologica antichissima, risalente a circa sette milioni di anni fa. Ben prima della comparsa dell’uomo sul pianeta Terra.

Non stupisce, quindi, che proprio su quest’isola incantata siano nati i primi insediamenti umani di questo lembo di Mediterraneo che prende il nome di mar Tirreno.

Oggi andiamo insieme nel cuore di uno di essi. Golfo di Cagliari, circa 30 chilometri a Ovest dalla città. A Pula, oggi rinomata località turistica, sorge il complesso archeologico di Nora. Lo raggiungiamo passeggiando sulla costa, mentre la risacca del mare risuona dolce infrangendosi sulla battigia. Dalla Torre di Sant’Efisio, detta anche del “Coltellazzo”, gli spagnoli scrutavano l’orizzonte. L’antica città di Nora è, difatti, dominata da questa torre d’avvistamento del ‘500, voluta da Filippo II re di Spagna per la protezione dei suoi domini in terra sarda. Sotto di essa, si aprono le vestigia dell’antico centro abitato, prima fenicio e poi romano.

«Gli Iberi, dopo Aristeo, si trasferirono in Sardegna sotto la guida di Norace e da essi fu fondata la città di Nora, e tramandano che questa fosse la prima città dell'isola. Si dice che Norace fosse figlio di Hermes e di Eritheia figlia di Gerione»
Pausania, "Periegesi della Grecia"

Le radici di Nora sono da ricercare, appunto, in epoca Fenicia, nell’VIII secolo avanti Cristo. Le ragioni del suo sviluppo sono, sostanzialmente, nella posizione privilegiata per i commerci navali, adagiata com’è nei pressi del golfo di Cagliari. Un porto sicuro e protetto dai venti per chi commerciava con le vicine terre d’Occidente e con quelle più distanti d’Oriente.

Dopo i Fenici vennero i Romani. Nel 238 a.C., Nora divenne possedimento dell’Impero dei Cesari e più tardi, nel I secolo d.C., risalì al grado di municipium. Ecco che arriviamo al suo momento di massimo splendore: ottomila abitanti, snodo commerciale di fondamentale importanza per tutto il Mediterraneo, un paesaggio incantevole di fronte al quale rilassarsi per qualche attimo dalla frenetica vita dell’epoca.

Ebbene, ancora oggi è possibile visitare le strutture che i Romani costruirono nella città. A partire dal teatro e poi dalle antiche terme, di cui restano evidenti le tracce delle vasche e del colonnato. Ma, testimonianza della splendida città romana, sono soprattutto i mosaici pavimentali, perfettamente conservati nonostante il tempo. Li si può ammirare se si decide di salire fin sopra la Torre del Coltellazzo.

Nora è una stratificazione evidente di epoche lontanissime: i Fenici, il periodo punico, la dominazione dell’Impero Romano, i possedimenti del re di Spagna nel corso dell’età Rinascimentale. Per non parlare della millenaria roccia di Sardegna su cui sorge il complesso archeologico.

Sono i mosaici che già da soli valgono il viaggio a Nora. Case, templi, terme, teatro, strutture pubbliche in generale: qualunque edificio di Nora aveva un pavimento mosaicato, segno dell’elegante gusto dell’epoca. I motivi, prevalentemente di colore nero, bianco e ocra, sono per lo più geometrici. Nell’antico centro della città, ad esempio, possiamo visitare il mosaico con fiori stilizzati e motivi circolari. Per non parlare delle decorazioni nella Casa con Atrio Tetrastilio, appartenente a una famiglia Patrizia e decorato anch’esso con motivi geometrici che dividono gli spazi.

Nora è un gioiello della costa al Sud della Sardegna. Un’immersione nella Storia e nell’identità di quest’isola. A partire dalla sua fondazione, che la leggenda vuole a opera degli Iberi, fino alla dominazione spagnola del ‘500 e al fascino archeologico dei giorni nostri.

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